Atto chirurgico

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L'atto chirurgico o microchirurgia dell'acufene

La decompressione microvascolare separa stabilmente il vaso in 'intimo' contatto col nervo, allontanandolo da esso e mantenendolo nella nuova posizione ('via dal nervo') con apposite tecniche microchirurgiche. Ciò interrompe l'effetto compressivo legato alla pulsazione abnorme del vaso sulle fibre del nervo ed i suoi effetti deleteri in termini di sovvertimento dei loro normali rapporti. Le fibre nervose infatti perdono col tempo il loro rivestimento protettivo di mielina e giungono a contatto diretto l'una dell'altra, senza un adeguato isolamento, determinando un corto circuito (la così detta sinapsi efaptica). Questo fenomeno rappresenta il primum movens nella genesi del 'rumore interno' chiamato acufene, e, per quanto riguarda le fibre del nervo dell'equilibrio, della vertigine. Riportando uno stato di fisiologica conduzione degli impulsi nervosi nella parte di nervo interessata dalla compressione vascolare 'pulsante', non solo si ristabilisce una conduzione degli stimoli nervosi fisiologica, ma anche i nuclei centrali non ricevono più segnali abnormi ad origine dal nervo. Ciò consente una loro conseguente riorganizzazione, con ritorno alla normale funzionalità.

Quanto detto vale anche per il nervo vestibolare, intimamente connesso a quello uditivo: in questo caso la 'vascular compression', cioé la compressione vascolare, causa un altrettanto invalidante disturbo: la sindrome vertiginosa detta 'disabling positional vertigo', la malattia di Menière ed il disequilibrio. Durante gli interventi di microchirurgia per decompressione del nervo acustico-vestibolare sono state eseguite autentiche mappature delle zone di contatto tra vasi e nervi, sia in casi di vertigine invalidante, che di acufeni o di entrambi i sintomi in associazione e si è sempre trovata una esatta corrispondenza anatomo-funzionale tra localizzazione della compressione vascolare a carico della partizione vestibolare, quale situazione provocativa di vertigini e/o disequilibrio e a carico della partizione acustica, quale situazione provocativa di acufene. Lo spazio anatomico in cui si ritrova più frequentemente la situazione di conflitto (in genere con l'arteria cerebellare media -A.I.C.A.- od un suo ramo, oppure una vena all'emergenza dei nervi), è uno spazio triangolare, detto triangolo di Okamura e Kurokawa, avente come lato più mediale il decorso del nervo facciale. Qui viene isolata, con tecnica microneurochirurgica la struttura vascolare dalla superficie improntata del nervo vestibolo-acustico, utilizzando falde di teflon morbido e sfaldato. In tal modo viene ristabilita l'adeguata separazione tra i 'due contendenti', il vaso ed il nervo.