Identificazione

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Come identificare gli acufeni trattabili con un intervento al nervo acustico e soggetti a risoluzione o miglioramento 

È necessario escludere patologie periferiche a livello delle strutture dell'orecchio, ad esempio la malattia di Meniere da idrope endolinfatica (ad etiologia sconosciuta), che si presenta con un corredo sintomatologico tipico. L'esame della conduzione del nervo, tramite i potenziali evocati, in questa forma morbosa risulta normale. Con particolari sistemi di filtraggio dei segnali, è invece possibile, in caso di acufeni ad insorgenza nel nervo uditivo, evidenziare anche segni minimali di alterazione di morfologia del tracciato dei potenziali evocati. Vi può essere associata una diminuita funzione dell'organo dell'equilibrio, con fenomeni di vertigine, da compromissione del nervo causata dallo stesso conflitto. La prova definitiva dell'origine di un acufene da un conflitto vascolare, viene dalla risonanza magnetica nucleare, che, con particolari programmi per lo studio contemporaneo di vasi e di nervi, riesce ad identificare 'figurativamente' il conflitto stesso. 

Sulla base dei sintomi clinici, dei segni audiologici (che possono tuttavia non essere chiaramente e invariabilmente indicativi di lesione del nervo), dei risultati della RMN con studio di dettaglio del nervo acustico-vestibolare, si può proporre al paziente la soluzione chirurgica al suo problema. 

La presenza di acufene da compressione vascolare, talora accompagnato da vertigine più o meno intensa, a volte invalidante, è sostanzialmente una diagnosi preoperatoria di esclusione, che emerge dal mancato riconoscimento di una patologia dell'orecchio interno (coclea e canali semicircolari) e si basa soprattutto sui risultati positivi dell'indagine in risonanza, che dimostra il conflitto, la sua posizione e le sue caratteristiche.