Innovazione tecnica

| Stampa |

NOVITA'

INNOVAZIONE TECNICA

Innovazione nella microchirurgia della nevralgia trigeminale, spasmo facciale e altre sindromi da compressione dei nervi cranici.

UNA NUOVA E SEMPLICE TECNICA PER OTTENERE IL MIGLIOR RISULTATO. 

Che il trattamento più efficace della Nevralgia del Trigemino sia la "decompressione microvascolare", è dato ormai accettato dalla maggior parte della comunità scientifica. L'esperienza dimostra che, in realtà, la decompressione che apporta i migliori risultati, sia in termini di durata nel tempo (e parliamo di SCOMPARSA del dolore), che di mantenimento a livelli di assoluta normalità della sensibilità della faccia e dell'occhio, è la decompressione del solo vaso rispetto al nervo, senza 'interporre' tra i due elementi alcuna protesi isolante, come previsto dal metodo classico della "interposizione" di materiale protesico.

 

 

Non si tratta quindi di una decompressione neuro-vascolare, ma solo di una decompressione vascolare. Il vaso che è in conflitto col nervo deve essere spostato in modo atraumatico dal contatto col nervo, fissato stabilmente lontano dal nervo stesso, senza apportare alcun traumatismo alla sostanza propria del trigemino, o manipolazioni chirurgiche di qualsiasi tipo, o un contatto stretto tra la sua superficie neurale e la protesi usata nel classico intervento di decompressione (es. una falda di teflon morbido).

 L'intervento viene semplificato, quindi, dovendosi agire solo sulla struttura vasale. Questa può addirittura essere "sollevata" e "allontanata" rispetto al nervo con goretex o fettucce in gomma, a loro volta suturate alla dura madre più vicina.

Si tratta di un vero progresso nella decompressione del trigemino, ma anche di altri nervi cranici quali il nervo facciale nell'emispasmo, il glossofaringeo nella nevralgia glossofaringea, l'acustico-vestibolare negli acufeni invalidanti e nelle sindromi vertiginose ribelli,il nervo vago nelle sindromi ipertensive.

UN ESEMPIO ILLUSTRATIVO

Nel trattamento dell'emispasmo facciale la tecnica di decompressione vascolare qui descritta, con assenza di traumatismo apportato sull'emergenza del nervo, costituisce un intervento così delicato che il facciale può continuare nella sua attività di spasmo al risveglio e nei giorni o settimane successivi all'intervento. Ma questo non è un insuccesso chirurgico, rappresenta anzi il migliore dei successi, ottenuto col metodo più "naturale" per la cura più efficace dell'emispasmo: questo infatti si assopisce sino a completa sparizione, secondo i dettami della natura appunto, per arrivare con progressione spontanea alla più completa guarigione. La decompressione vascolare semplice garantisce, inoltre, l'assenza di una paresi o paralisi post-operatoria da toccamento del nervo o , come per il trigemino, da un suo contatto con il materiale di interposizione.

La terapia microneurochirurgica delle sindromi da compressione vascolare si perfeziona sempre di più, a garanzia di risultati spettacolari e stabili nel tempo.

La tecnica qui descritta viene chiamata : "decompressione microchirurgica vascolare semplice" (DMVS) secondo A. Gandolfi.